Discoveril posto delle paroleSara Alberani "Material for an Exhibition"
Sara Alberani "Material for an Exhibition"

Sara Alberani "Material for an Exhibition"

Update: 2025-12-05
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Description

Sara Alberani
"Material for an Exhibition"
Storie, memorie e lotte dalla Palestina e dal Mediterraneo
Museo di Santa Giulia, Brescia
Edizioni Skira
www.skira.net


“Material for an Exhibition. Storie, memorie e lotte dalla Palestina e dal Mediterraneo”, un importante volume edito da Skira che, attraverso una raccolta sistematica di opere provenienti da numerose zone di conflitto nel Mediterraneo – da Gaza, al Libano, alla Cisgiordania – evidenzia la capacità dell’arte di instaurare e difendere legami di solidarietà profondi fra le diverse realtà mediterranee, creando spazi di dialogo e confronto anche in contesti difficili come quello palestinese.
 
A cura di Sara Alberani, il catalogo accompagna l’omonima mostra in corso fino al 22 febbraio 2026 presso il Museo di Santa Giulia di Brescia, che presenta le opere sopravvissute dell’Eltiqa Group for Contemporary Art di Gaza, dopo la distruzione causata da un bombardamento nel 2023. A partecipare all’ideale ricostruzione dello spazio artistico sono due dei fondatori del collettivo, gli artisti Mohammed Al-Hawajri e Dina Mattar, insieme all’artista libanese Haig Aivazian e alla palestinese Emily Jacir, Leone d’Oro a Venezia.
 
Il titolo della mostra, Material for an Exhibition, rende omaggio all’opera Material for a Film di Emily Jacir, dedicata alla memoria del poeta palestinese Wael Zuaiter.
Come accade nell’opera originale, anche in questo caso il termine material richiama le creazioni artistiche – installazioni, video, sculture, pittura, disegni e lavori su carta – e rimanda alle condizioni materiali in cui operano gli artisti provenienti da zone di conflitto. Elemento centrale è anche il rifiuto della cancellazione e della perdita delle opere, che spesso caratterizza tali contesti, in una riflessione sull’importanza dell’arte come archivio e memoria collettiva.
In apertura del volume e della mostra spiccano le opere salvate degli artisti palestinesi Mohammed Al-Hawajri e Dina Mattar, co-fondatori di Eltiqa Group for Contemporary Art (“Eltiqa” in arabo “incontro”), una delle prime gallerie d’arte contemporanea nella Striscia di Gaza. Attraverso queste opere, che hanno viaggiato insieme agli artisti che le hanno prodotte, si mette in evidenza un altro volto di Gaza: quello della quotidianità, della cultura tramandata e dei luoghi della memoria, simbolo della volontà di un popolo che si rifiuta di scomparire.
 
A seguire, una sezione dedicata alla ricerca dell’artista libanese Haig Aivazian riflette – attraverso sculture, installazioni, disegni e performance – sulle strutture di potere proprie della società contemporanea sullle dinamiche di controllo, sorveglianza e repressione dietro ai rapporti tra Medio Oriente e Occidente, indagando le dinamiche di controllo, sorveglianza e repressione.
Il percorso si conclude con le creazioni dell’artista palestinese Emily Jacir, tra le voci più significative dell’arte contemporanea internazionale. La sua pratica attraversa un ampio repertorio di media – film, video, fotografia, scultura, installazione e performance – per indagare il modo in cu la memoria storica lascia il suo segno nel tempo, nelle geografie e nelle popolazioni della regione.
             
Le opere in mostra e raccolte nel volume provengono da importanti prestiti internazionali, da istituzioni newyorkesi, dal National Museum of Contemporary Art di Atene e della Sharjah Art Foundation di Sharjah. Si tratta di lavori realizzati nel corso di residenze artistiche e di alcune riproduzioni, di cui restano soltanto reperti digitali dopo la distruzione delle opere originali.
 

Sara Alberani   
Curatrice indipendente e attivista basata a Roma, esprime la sua ricerca curatoriale attraverso pratiche artistiche socialmente impegnate che coinvolgono comunità e spazi pubblici, concentrandosi sulle lotte di classe, la giustizia sociale e climatica attraverso progetti a lungo termine. Dal 2020 co-dirige LOCALES, una piattaforma curatoriale per la produzione di interventi site-specific e pratiche decoloniali nello spazio pubblico di Roma, nominata Miglior progetto curatoriale 2024 al Flash Art Italia Award. I suoi progetti sono stati presentati da numerose istituzioni. La sua ricerca curatoriale attuale indaga gli impatti dell’estrattivismo e del capitalismo sugli ecosistemi idrici nella sua regione d’origine, l’Emilia-Romagna, soprattutto alla luce delle alluvioni del 2023–2024, intendendo i corpi d’acqua come soggetti politici di insorgenza e resistenza.


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